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Nautilus
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(Chart Of The Week del 16/12/2012)
E siamo giunti praticamente alla fine di questo 2012.
Non so quante emozioni potranno ancora riservarci queste ultime due settimane dell’anno.
Ed è dunque quasi tempo di bilanci, cosa che – fine a sé stessa – non amo molto, ma assai più utile invece quando inserita in un “ambiente di test” che comprenda più di un elemento e parametro di giudizi.

Dunque sono andato a spulciare la mia ultima intervista pubblica, per Trend-online, dello scorso 24 Agosto.

Ebbene, nella stessa avevo focalizzato l’interesse su tre indici:
•       lo S&P500 USA;
•       il tedesco DAX30 e
•       il nostro FTSE-Mib,
indicando, per gli stessi, anche i possibili obiettivi per fine anno e con un occhio particolare al loro raggiungimento in ottica “risoluzione crisi dell’€”, partendo dal mio assunto di inizio anno (forse ora rivedibile):
«DAX peggiore degli altri indici = crisi in lento dissolvimento.»

Gli indici nel frattempo non sono andati male (per alcuni salendo anche oltre i livelli attuali), ma “fotografiamo” un attimo proprio le performance da quella data, fin proprio a venerdì, e ci accorgeremo che:
•       S&P500: +0,17% (con una non trascurabile componente Nasdaq100 a -5,40%);
•       DAX30: +8,97% e
•       FTSE-Mib: +6,90%

Partendo invece soltanto da pochi giorni fa, ossia dal 4/12 a oggi, si hanno questi risultati:
•       S&P500: +0,46% (con una componente Nasdaq100 a -1,49% e la differenza si nota tutta osservando il Dow Jones a +1,41%);
•       DAX30: +2,17% e
•       FTSE-Mib: -0,83%.

Discorso USA a parte, da questi numeri, s’evince nettamente come per il nostro indice si sia trattato di una “incompiuta”.
Infatti la premessa, gli obiettivi dichiarati, sempre ai fini “risoluzione (o dissolvimento) crisi dell’€”, erano che il nostro indice, fino a fine anno e poi anche oltre, si comportasse meglio del DAX e fino all’inizio di Dicembre ciò sembrava materialmente realizzandosi; poi è accaduto quel che tutti sappiamo e l’incompiuta si è compiuta!

I target per fine anno, peraltro forniti nella stessa intervista, erano i seguenti:
•       S&P500: 1.505 (con possibili estensioni a 1.540);
•       DAX30: 7.620 (con possibili estensioni a 7.900) e
•       FTSE-Mib: 17.100/200 (con possibili estensioni a 17.500/800).

In realtà invece ci troviamo a oggi con i seguenti valori:
•       S&P500: 1.413,58 (dopo il massimo del 14/09 a 1.465.77);
•       DAX30: 7.596,46 (dopo il massimo del 12/12 a 7.614,79) e
•       FTSE-Mib: 15.908,09 (dopo il massimo relativo del 14/09 a 16.624,45).

Come può osservarsi da questi valori e date (14/09), giorno di massimi per S&P500 e FTSE-Mib, per questi due indici vi è stata una piccola involuzione da metà Settembre in poi, la qual cosa invece non ha investito il DAX (a quella data a 7.412,13).

Dunque l’indice tedesco è stato l’unico (tra i tre in oggetto ed esaminati all’epoca) a:
•       raggiungere il suo primo obiettivo, a 7.620 punti;
•       continuare a salire dopo il 14 di Settembre.

Sin qui, solo una lunga sinossi (contraddizione in termini ;), a descrivere quel che è stato, ma per questo 2013, il DAX sarà ancora capace di ripetersi e ora che è giunto quasi a un passo dai suoi massimi assoluti e di sempre, realizzati il 16 Luglio del 2007, a quota 8.105.69?



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