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> Book&Interviews > I Magnifici Nove
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CONTRO BENCHMARK E SUB-PRIME
Ed ecco i Magnifici Nove! Beh, non proprio così… In quasi quattro anni le cose cambiano… E in quasi quattro anni così! È pur vero che un portafoglio costruito per il lungo periodo deve reggere a mille intemperie, ma il tornado 2008/09 che rischiava di cancellare tutto è stato un’altra cosa. Onestamente non credo neppure che sarebbe cambiato molto per i novi titoli presenti nel libro, ma certo almeno una stop-loss e la possibilità di uno switch potevo “assicurarmele”; ma come pubblicizzarlo nell’era del “tutto muove” con un libro ormai statico? I mercati vanno e il tuo libro è sempre lì, comprese proprio le previsioni che rimarranno Untouchable. Ma la ragione del “perché finirono nel libro” è già svelata, sebbene molto in parte, nelle pagine precedenti! In effetti, come spiegavo “a monte”, per lavorare il materiale già pronto, la previsione – lo decidemmo con l’Editore, al quale piacque l’idea – andò a finire nell’Appendice, ma un libro (non si finisce mai di imparare!) è composto di sedicesimi. In poche parole, se qualcuno volesse aggiungere “tardivamente” due pagine, in realtà ne dovrebbe aggiungere almeno sedici ovvero altre quattordici. E allora all’ultimo sedicesimo, il mio Post Scriptum e Congedo (che in origine doveva contenere una sola e semplice pagina di ringraziamenti), comprensivo invece di Previsione, di Indice Analitico, Bibliografia etc. alla fine arrivava soltanto a undici/dodici pagine, con tre/quattro che sarebbero dovute rimanere bianche, dunque con grandissimo orrore editoriale. Di lì, la scelta di aggiungere quelle ultime tre pagine con tre titoli ciascuna. Gli stessi furono selezionati tra una “rosa” di circa venti titoli USA che seguivo da lungo tempo, ma per molti, giunti all’inizio di settembre 2007, il quadro tecnico appariva già alquanto deteriorato (assolutamente non ancora per Energy e Materials, proprio ciò che mi ingannò un poco sulla scadenza ciclica) e anche per questo motivo alla fine furono soltanto nove. Esclusi Apple Computer, per esempio – per il solito e banale errore che si compie quotidianamente quando si opera, mentre, dovendo scegliere cosa vendere, si vende il titolo salito di più (mai farlo, o quasi mai!) – e inserii Nvidia che allora sembrava prendere un trend in decisa espansione semichiusa (definizione poi entrata nelle Fibonacci Waves), ma non ebbi dubbi sui finanziari con nessun presente già nella lista più estesa dei venti titoli. E “sacrificai” così anche Schlumberger, cadendo la scelta sull’altro energetico Transocean e inoltre – come se non bastasse – a fine 2006 ero già stato “orbato” della mia Phelps Dodge – utilizzata tantissimo nel corso del testo, come del resto la stessa Apple Computer, poi invece “vittima” dell’epurazione finale – oggetto di un take over da parte della Freeport McMoRan, la quale dunque finì “di diritto” tra i nove titoli. Questi sono ancora un po’ gli ultimi retroscena che portarono alle scelte, ma quello che conta davvero e alla fine sono sempre e soltanto i risultati e a oggi ne sono soddisfatto, soprattutto con quel che è accaduto “in mezzo”, seppure l’esito finale potesse essere di gran lunga migliore (l’insoddisfazione va bene, se diviene troppa, dunque ossessione, no!). Per alcuni (quattro su nove!) di quei titoli la crisi non è neppure quasi esistita (per trend globale), sebbene siano in cinque a presentare segno positivo, ma per Deere e Freeport si arrivò ad accusare forti perdite, prima della straripante risalita. Qui mi riferisco in modo totale a McDonald’s e a Medco Health Solution, parzialmente a EMC Corp. e ancor più parzialmente a Hewlett-Packard. La performance media di quel “portafoglio” è, al 25 marzo 2011 (il primo venerdì per completare i tre anni e mezzo giusti) e dunque a oltre 3 anni e mezzo dall’uscita del libro, un +2,51% e senza dividendi! Contro un indice che da quando sono stati presi i prezzi, stava realizzando (a identica data) un -13,85%. E – per come già asserito – senza apportare una modifica in tre anni e mezzo! Un +16,37% di differenza rispetto al mercato (USA!!!)… e si poteva anche far meglio… ma in quanti abbiamo guadagnato, da fine 2007 a oggi, comportandoci da cassettisti puri? Ecco il motivo per il quale le Candlestick Projections si adattano a tutte le stagioni: dall’intra-day trading alla posizione più statica del mondo… e se poi ci uniamo le FiboWaves!… |