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> Chart of the Week > S&P500: What is Elliott Telling Us?
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DALLO INTRA-DAY AL DECENNALE
Durante l’ultimo mese e dopo di avere superato i vecchi massimi d’inizio aprile (quota 1.420/425), l’indice USA ha iniziato un movimento laterale che, lentamente, ha sempre più preso la fisonomia di un regular flat elliottiano. Vale a dire, ha interrotto la sua spinta impulsiva-propulsiva e ha così “lateralizzato”. Quest’azione diviene chiara e visibilissima su qualsiasi time-frame inferiore a quello daily. Tutto sarebbe molto semplice, qualora noi prendessimo il movimento rialzista iniziato ai primissimi di Giugno (qui visualizzato per l’ultima parte); volessimo etichettarlo come una qualsiasi Onda 1 e dunque intravvedere nel flat descritto la seguente Onda 2. A questo punto dunque, dovrebbe poi seguire un’ancora più potente Onda 3 che, stando a logica, dovrebbe pertanto condurre verso i massimi del 2007. Il tutto però andrebbe contestualizzato e contestualizzato molto bene. Prima di tutto: • il rialzo da Giugno a Settembre può davvero essere etichettato in qualità di Onda 1? • e, se fosse davvero Onda 1, all’interno di cosa? Vi sono infatti due “contenitori” più grandi: • il primo, partente addirittura dai minimi del Marzo 2009 e inglobato addirittura in un più grande bearish scenario iniziato nell’ormai lontano 2000; • il secondo, partente dai minimi d’inizio Ottobre 2011. Allora a noi spetterebbe l’angusto compito di andare a etichettare tutte le onde precedenti e capire a che punto si sia realmente. Opera difficilissima, poiché ne scaturirebbero conteggi diversissimi in forma e sostanza. Non a caso, cimentandomi io stesso in passato con simili scenari così complessi, ho creato le mie Fibonacci Waves. E quello che dicono queste “nuove onde” è che non si è ancora arrivati all’apice del movimento rialzista (iniziato appunto nel Marzo ’09). A livello daily avremo però e tra poco un intervallo di date che dovrà davvero chiarire le intenzioni dell’indice USA. Questo intervallo è compreso tra: • il 23 Ottobre e • il 13 Novembre. A livello intra-day abbiamo un intervallo più ravvicinato e più “stretto”, compreso tra: • il 19/22 Ottobre e • il 6/7 Novembre. In un lungo periodo, si potrebbe essere tesi addirittura a considerare equipollenti i suddetti due intervalli temporali, ma il secondo (quello ricavato a livello hourly) potrà invece ben indicare la via verso la prima coppia di date di set-up e ben più importanti. Se tutto quanto sopra è vero (soprattutto che l’azione ascendente non è ancora giunta al suo acme), l’indice in questo periodo più breve (19/22 Ottobre-6/7 Novembre) dovrebbe muovere in un range compreso tra i: • 1.417 e • 1.511 punti (i valori sopraindicati saranno da intendersi tassativamente in chiusura). Pertanto e come potrà facilmente notarsi, l’ultima chiusura, a 1.428.59 punti è assai vicina alla zona inferiore del sopradetto range. Dunque e davvero: questa fase laterale è giunta alla sua conclusione oppure occorrerà iniziare altri tipi di considerazioni, premesso già sin dall’inizio (ma non detto!) che l’indice USA, dal 20 Giugno 2011, sta muovendo in un High Lateral Outside Range, compreso tra i mega livelli di • 1.226 e • 1.562 punti. Il fattore dunque più importante è che se anche fosse violato la micro area più prossima a 1.420/417 punti, sino appunto a 1.226 (se vogliamo un po’ prima e a 1.352 punti), non dovrà assolutamente parlarsi di inversion of trend. Chi lo farà, correrà il grosso rischio di prendere l’ennesima cantonata, come il nostro “amico” Robert Prechter! Per Ulteriori Approfondimenti sull’indice USA Interno Sito, Area Utenti Registrati Area S&P500 |