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> Markets > State of The FW del 26 Febbraio 2012 (Preview) - Last Train to London?
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Fuga a Londra? E mentre gli altri mercati volano letteralmente – o almeno corrono – con: • un DAX che avvicina quasi paurosamente (per la velocità!) l’area dei 7.000 punti; • uno S&P500 che continua a sormontare (qui, un più pericolosamente e lo vedremo) la zona dei precedenti massimi di fine Aprile/inizio Maggio 2011, ossia la quota dei 1.365 punti, sebbene venerdì sera abbia chiuso @ 1.365,74 che gli vale la chiusura più alta addirittura dal 6 Giugno 2008: • un Nasdaq100 che sembra addirittura entrato in un ciclo rialzista – non solo correttivo del precedente bear market – di bull market e per gli elliottiani la differenza sarà subito lampante: non una qualsiasi Onda B (o D), ma un vero impulso!… • uno EuroStoxx50 (indice notoriamente debole e fino a poco fa ben assimilabile al nostro) che sembra quantomeno uscito dalle secche, pur dovendo ancora dimostrarlo e confermarlo; • alcune borse dei Paesi Emergenti ben oltre i massimi del 2007; • oltretutto un € in congiuntura più che favorevole… Insomma, con tutti questi fattori favorevoli, il nostro FTSE-Mib, quasi incurante di ciò che avviene nel mondo, non riesce più a districarsi dalla palude dei 16.000/17.000 punti e a salire sul carro dei vincitori. Vincitori forse è termine ancora troppo grosso, ma sicuramente "artefici di una bella rimonta" calza a pennello. E la preoccupazione dunque sorge al pensiero di: «Quando gli altri mercati – prima o poi – entreranno in una pur fisiologica fase riflessivo-correttiva, allora davvero cosa sarà di noi?» E dunque il momento è ancora topico. Topico, perché sin troppo facile dire: «Da lunedì, ci shortiamo anche le Montedison e le Eridania, le Olivetti e le Enimont, le TIM e le Bulgari e siamo a posto per tutta la vita!». Ah già! Lo short sì, ma quelle gloriose azioni (non tutte e forse era già il primo segno di decadenza) oggi non esistono più e per giunta con una FIAT ormai (perché non dichiararlo "a lettere di fuoco"?) sempre più canadese e con un piede almeno fuori da Torino! È evidente che ci siamo scolati sino all’ultima goccia la Milano da Bere dei fastosi anni Ottanta! Siamo emigrati dunque a Londra (chiamandoci Footsie!), già con i resti del nostro listino. Fors’anche l’Euronext non avrà neppure gradito troppo questo pur piccolo "sgarbo", mentre i britannici ora non saranno certo orgogliosi che il loro nome circoli per una borsa invisa ormai ai più. Sta di fatto che quel Treno per Londra (perché a Londra invero dobbiamo ancor arrivarci!), s’impoverisce sempre più (divenendo quasi un treno della deportazione!) e anche la famiglia Benetton apre le pratiche per l’operazione delisting. Importanti società italiane – da Barilla a Prada – invece mai hanno chiesto il listing! E il nostro listino ha dovuto dunque sempre ricorrere a scabre operazioni di lifting, per ammettere alla quotazione società che il solo nominare fa rabbrividire. Non c’è quasi più nulla ora in quello storico listino: sono rimaste Mediobanca e Generali, le vecchie eredità che si sarebbero lasciate ai nipotini, «Intanto quelle non scenderanno mai», come si sentiva dire fino a qualche anno fa, ma hanno piegato il fianco pur esse… Se ne uscirà forse con qualche OPA, forse senza che mai Generali possa rivedere i 40€ del 2000, atteso che ora vale quello che valeva nel 1987 ed è passata una generazione, gli eredi sono diventati adulti e si preparano a costruire la loro eredità… In questo grafico (a scansione settimanale) sono rappresentati l’andamento e il percorso tra i quadranti FW dell’indice FTSE-Mib, dal 2009 a oggi. A sinistra, si scorge infatti (tranne la parte iniziale) il gran rimbalzo del 2009, mai riuscito però ad andare oltre i 24.750 punti e dunque l’anno e mezzo circa di sommario laterale, prima della discesa del 2011, discesa che l’ha confinato in Outside Lateral Range, dopo la mesta "uscita" da A3br di A(3)br di one major degree, vale a dire il sottoquadrante peggiore del quadrante peggiore! Quello che poi qui si nota benissimo e a cui, già si è accennato nella parte introduttiva è l’incapacità di ogni azione reattiva di spingersi oltre certi livelli e in particolar modo i 17.250 punti. Le due elissi oblunghe evidenziano tra l’altro una conformazione che dovrebbe essere molto rialzista (dopo un lecito ritracciamento, che si manifesta circa nel 70% dei casi). È il three white soldiers. Tuttavia, in entrambe le occorrenze (fine Ottobre 2011, inizi Febbraio 2012 e ambedue evidenziate dalle elissi), il nostro indice ha prima tentennato (tutti e due i casi) e poi miseramente fallito (per ora Novembre 2011). Ma questa volta (almeno teoricamente), il tentennamento si presenta ancora più pericolosamente con una combinazione di due doji e una star (in ellisse più piccola) a incombere, là in cima e tutt’e tre (doji&star) con i corpi "intrappolati" tra i due livelli evidenziati: 16.266 e 16.573. E dovrà chiudere l'ottava sopra almeno al primo... meglio se anche al secondo! Continua qui, con Grafici, Altri Indice e Livelli... Pavia, 2012, Febr. the 26th MA ATTENZIONE ANCORA UNA VOLTA: LE CONCLUSIONI POTREBBERO ESSERE DIVERSE DA QUANTO QUI APPARE, IN SUPERFICIE... COME SEMPRE IN TUTTE LE COSE... |