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> Markets > State of The FW del 6 Novembre 2011 (Preview) - Lex... et REs FERENDA?...

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LEX... et/ut RES FERENDA?

C'era anche una canzone di De Gregori che diceva "La Storia siamo noi".
Bellissima e struggente, ma fuori tema anch'essa!

La storia la scrive soltanto chi verrà dopo di noi e ne scriverà quel che gli resterà in testimonianza... e credo non certo si tratterà di un "monde nouveau"... Per il Don Carlos di Verdi (edizione rigorosamente francese) le monde nouveau era l'aldilà, giusto appunto dove vanno coloro sui quali la storia viene scritta!

Al più, se prima poteva anche scriversi un piccolo pamphlet, un "trattatello"... beh!, ora neppure la Treccani riuscirebbe più a contenere il "tutto di questo nulla", con l'epicentro refendario, poi ritirato... e RES FERENDA, in latino, significa "cosa che dovrebbe essere", ma anche "cosa insopportabile" e mai allora gioco di parole più riuscito!...



E meno male che a detta dei "manifesti" sarebbe storia.
Io personalmente resto esterrefatto a osservare questa due immagini (sovrapposte)...
E non so voi...

E dunque indici di tutto il mondo impazziti e performance giornaliere cui non bastano neppure le dita di una mano per contarle!

Ma questo periodo dovrebbe anche insegnarci alcune cose importanti:

        • la "umiltà" in primis, sapendo di poter sbagliare poiché non siamo di fronte a mercati "normali" e dunque stiamo soltanto tentando di rendere un po’ più equo il gioco;
        • secondariamente, la "fiducia", il credere giornalmente ai nostri grafici, come bussola insostituibile per guidarci anche in questo mare sempre più e nuovamente (dopo la tregua di ottobre!) dai sapori delle colonne d’Ercole e nella procellosa e intrepida paura (variazione sul tema del 5 Maggio manzoniano).

Certa è una cosa:
«Chi in ogni caso segue l'Analisi Tecnica, quella vera (con A e T Maiuscole!) - quand'anche le cose vadano storte - può farsi molto meno male, rispetto a quanto se ne farebbe seguendo le dicerie di €uroLandia!

€Landia che davvero somiglia sempre più a un parco giochi di Eurodisney, con tantissimi Pinocchio al posto di Topolino, Minni, Pluto e Paperone!
Ma oramai queste cose ce le siamo già ben dette e dovrebbero essere note a tutti i lettori ormai "più datati"... e vecchi... del sito naturalmente!
Certo, al parco giochi siamo andati veramente in questa settimana, viaggiando a spron battuto su pericolosi ottovolanti; anzi quelli autentici ormai fanno sorridere ed è dunque logico che per gli investitori non sia semplice confrontarsi con questi mercati.

Ebbene:
calma e osservazione!
Calma e osservazione dovranno, ora come non mai, essere i capisaldi del nostro agire.
Sul finire della settimana scorsa, si era già usciti con l'ultimo aggiornamento di FIB con Fibo, quello che "valeva mezzo State", invitando con queste parole a un sana prudenza:

In ogni caso (e questo lo dico prima dell'uscita dello State, che sarà più breve per il ricordo dei defunti, "recuperando" se poi del caso con alcuni Flash Chart infrasettimanali) anche le eventuali posizioni rialziste sul DAX andrebbero - almeno cautelativamente - di molto limate, considerata l'escursione sopra i 6.391 punti (e si veda a tal proposito l'attuale Chart of The Week del 27/10, per il vero ottimista, ma per il superamento di 6.079, non per quello di 6.390 punti!), poi rientrata attualmente e difficilmente recuperabile con la chiusura...

Pertanto, ecco cosa vorrei davvero trasferire come concetto cardine!

Non certo, per modalità e dinamiche, avremmo potuto immaginare questa correzione, ma la stessa era oltremodo attesissima e gli stessi grafici la segnalavamo chiaramente e inequivocabilmente.
Al tempo stesso non deve (dovrebbe?) spaventare per la prosecuzione del trend, anche se e proprio per il nostro indice, la correzione sia andata a interessare zone di "maggiore profondità" e dunque a maggior rischio.
A tal proposito vediamo appunto una rapida tabella sinottica:

Pavia, 2011, November the 5th


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