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> Markets > State of The FW del 30 Ottobre 2011 (Preview) - Turandot o Forza del Destino?...
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Giacomo Puccini o Giuseppe Verdi? In giovane età preferivo il più "avvampante" Verdi… - tremendi i suoi cambi di registro tra suon di concertati e cabalette; poi ho lentamente cominciato ad adagiarmi sul lirismo e verismo pucciniano e purtroppo lo stesso si è chiuso con Turandot… E, restando alle parole del grande Maestro Arturo Toscanini, la musica dovrebbe essere finita già da un pezzo. Certamente lo saprete, ma per chi non ne fosse a conoscenza, quand’egli giunse – dirigendone la “prima” alla Scala, nel 1926 – al metà circa del terzo atto della stessa Turandot, posò la bacchetta, si fermò di dirigere e rivolgendosi a pubblico e orchestrali, sommessamente disse: «Qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro morì». Del finale dell’opera infatti, rimasta incompiuta, fu incaricato dallo stesso editore Ricordi un tal Franco Alfano (che ovviamente non c’entra nulla con lodi e altre vicissitudini moderne!) e vide la luce peraltro con risultati controversi e discutibili, nonostante gli appunti e i disegni lasciati dallo stesso Puccini. E certo che se il concerto di "incontri" per il presunto salvataggio di €urolandia, fosse paragonabile a un'opera o una sinfonia, risulterebbe certo la più grande "incompiuta" della storia. Giacché è stato detto tutto e nulla e dunque… Se fino a ieri la nostra parola poteva risultare superflua, forse oggi qualche riflessione andrebbe fatta. Breve, concisa, stringata ed essenziale. Non certo sul vertice che temporaneamente ha messo le pezze alle falle dell'€. E siccome queste falle sono ataviche e congenite, anzi intrinseche alla sua nascita, come dicevo in un Article del 24/07... spenderemo "zero parole" su questo aspetto. Bensì valuteremo la "corsa" di questi mercati e per taluni… … la corsa è stata troppa… troppo frettolosa e ubriacante in un "crescendo stonato"… ma soltanto per come si è manifestata, dopo un inizio di settimana sornione e persino noioso. È altresì vero che un "giovedì da leoni", non precede quasi mai un venerdì allo stesso modo. Prendendo lo S&P500 e le sue variazioni dal 2000 (compreso) a oggi… dunque, vi sono stati grosso modo 570 giovedì e venerdì consecutivi (sono circa dodici anni, ma alcune festività talvolta interrompono la consequenzialità). Dei citati 570 giovedì sono stati 29 (poco più del 5%) quelli a essere terminati con un guadagno superiore al 2% (da sempre, un po’ la mia unità di misura per classificare il "guadagno rilevante"). Ma a questi 29 "giovedì da leoni" è quasi sempre seguito un "venerdì tranquillo" e soltanto in due occasioni è seguito un simile "venerdì da leoni", ma solamente una volta è riuscito a essere migliore del giovedì stesso (sedute del 10/11 Ottobre 2002). Per ben 12 volte, su 29 (41,38% dei casi), il venerdì seguente al giovedì è terminato addirittura in negativo. Ma soltanto in una circostanza (su 12) il venerdì riuscì a ribaltare l’esito del giovedì (sedute del 29 e 30 Ottobre 2009). Si potrebbe ancora andare a controllare quante volte l’occorrenza si è manifestata nelle vicinanze di un importante top di mercato, ma qui non lascino ingannare le prime due: sono parte ancora di un altro ciclo di mercato, infatti e non a caso ho preso a campione gli anni 2000-oggi, quelli insomma inclusi nel decennale bear market! Per gli amanti della statistica (qual io non sono, strictu sensu, appunto nel senso che spesso è fuorviante anch’essa, quando e se superficiale) pubblico comunque una tabella riassuntiva di tutto quanto appena detto. E vediamo se ho lettori curiosi. Chi ha voglia di mettersi con grafico e tabella davanti, ci segnali (scrivendo a me!), appunto statisticamente, in quale punto del trend si è presentata (nelle 29 volte, meglio ancora 27) la "strana coppia". Dunque, per come si è veduto, ci poteva ben stare si sgonfiasse un poco, ma certo l’ultima seduta della settimana per la nostra Italia è forse stata qualcosa in più di una piccola presa di fiato... Tutto da verificare comunque ed è quello che faremo durante la prossima settimana. Sicuramente, i miei lettori vorrei comprendessero che occorre andare anche all’estero oggi: il mercato fatto soltanto di Mediobanca, Unicredit e Generali è finito. Ed io vi ci condurrò piano, piano… come sta facendo chi segue con attenzione le "vicende" del nostro Portfolio! |