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> Markets > State of The FW del 24 Luglio 2011 (Preview) - The Final Countdown?
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Quasi bellissimo - non fosse per il momento - come la storia (anche canora) regali talvolta e neppure troppo raramente suggestioni e coincidenze... Ci pensate che questa canzone (nel titolo) e del 1986 era cantata dagli Europe?!?!?! Che dire allora su (e di) questi mercati (europei e non!), alle prese con sussulti, giravolte e peripezie che farebbero invidia anche al più avvezzo dei funamboli? E questo lo scrivevo di sabato, prima ancora di leggere (questa domenica, 24 luglio) le risultanze e le difficoltà politiche di Obama a far quadrare il suo cerchio, che pare più e ormai un cerchio di fuoco, al di là del quale la tigre deve passare in un sol balzo e senza tentennamenti. Ora l’ultimo ultimatum – ultimo perché è il secondo e non certo l’ultimo (ma come? Se è ultimo è ultimo! Eh no: se diciamo "l’ultimo CD di Jovanotti", non vuol certo dire che non ne inciderà più!) – made in USA recita più o meno così: «Basta giochetti! Bisogna "chiudere" prima della riapertura delle borse!» Già il "chiudere" prima dello "aprire" e' di per se stesso antinomico, quasi ossimorico! Ma del resto gli ultimi anni son gia' di fatto tutto un ossimoro, al quale hanno potuto sopravvivere soltanto coloro che hanno pedissequamente seguito e in altalena Sentiment e Analisi Tecnica. I più potranno dire: «Ma quella di adesso non è Analisi Tecnica!». Vero, verissimo… Al più lo è di Sentiment... Sentiment Analysis, ma io stesso dico "neppure"! Il Sentiment è un qualcosa che viaggia su un piano lievemente differente dalla realtà… su un piano sopraelevato e forse di più corretta interpretazione: è anzi ciò che traiamo dalla realtà (o "informazione" in senso lato) e – se possibile – "giriamo" a nostro vantaggio operativo. Qui, Events&Sentiment invece viaggiano in perfetta simbiosi e corrispondenza! E allora l’Analisi Tecnica c’entra eccome, eccome se c’entra! Da quando poi ho scoperto le Fibonacci Waves che mi dettano il "segno, la cifra tonda del tempo", c’entra ancora di più! Il set-up di "uscita" dello S&P500, calcolato più che fedelmente era per il 20 Giugno, con un possibile shift temporale di due settimane circa, scarto che dunque mi aveva fatto dichiarare nell’ultima intervista (proprio ultime righe della pagina linkata): «Per lo S&P500, bisognerà attendere fine giugno, anche se già ora... etc.» Ebbene - sarà un caso - ma le grosse ambasce americane sono cominciate proprio a fine giugno/primi di luglio e le borse sin lì avevano (hanno) retto e, in particolare quelle USA, molto egregiamente. Ma ora?... Come reagiranno questa volta i mercati? Ebbene: esattamente non lo posso sapere neppure io. Quel che so e' che siamo entrati in una zona ad alta pericolosità, dove tutto (o quasi) potrebbe accadere!... e - perché no? - persino una reazione positiva di breve/brevissimo, come già accaduto durante la settimana appena chiusa. Ma so anche che il rischio/rendimento (una semplice equazione scientifica, studiata anche da un punto di vista psicologico, ovvero con la variabile soggettiva "sopportazione della perdita") ha raggiunto livelli tali che sarà bene rimanere investiti addirittura sotto il "minimo sindacale" e a questo punto non mi chiedo più neppure il perché. Se poi subentrassero variazioni all’attuale status de facto, non tarderò a "leggerle"… e poi allora a scriverle! Continua qui Pavia, 2011, July. the 23rd |