INDICI SPACCATI... ALCUNI SPACCIATI?

Questa volta il nostro documento non può prescindere dal porre in primo piano la borsa Italiana, protagonista di una settimana a "pieno gambero" che ha in toto vanificato il rimbalzo della settimana finale di giugno, mentre intanto Wall Street consolidava appunto gli appena realizzati guadagni, con lo S&P500 che tentava addirittura – giovedì in serata – l’allungo sopra 1.355/56, poi frustato, ma che non ha comunque impedito alla settimana di chiudere col segno positivo, seppur marginale (+0,31%).

In tutto questo invece la nostra borsa archivia una settimana decisamente pessima, che da mercoledì ha accusato una pesante accelerazione ribassista, fino al -3,50% di venerdì, per una perdita complessiva (nei cinque giorni) del 7,15% e che in chiusura viola anche i minimi dai quali il rimbalzo si era avviato, appoggiandosi tuttavia su un livello altamente critico e definito attraverso un livello "interno" (di grado inferiore) delle FW, delle quali qui si apprezzano due dei nove quadranti maggiori, lo A(2)br e lo A(3)br, nei quali il FTSE-Mib ha sempre mosso e senza mai tentare (tranne a ottobre 2009) l’entrata almeno nei quadranti di tipo B, passanti sopra 24.750 (quota nel riquadro in alto a sx.).

Come può apprezzarsi da questo grafico del nostro indice, si desume che il livello fondamentale di cui sopra è posto a 19.020 punti, dunque a un passo dal punto in cui si è registrata la chiusura finale, a 19.050 punti.
Una rottura confermata anche di questo livello, condurrà fatalmente:
• dapprima, con una rapidissima accelerazione, verso l’area statica e semi-dinamica di 18.350 punti;
• successivamente verso il livello che attualmente delimita i quadranti A e B di one minor degree e posto a 17.250 punti.

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Per quanto riguarda gli USA, la configurazione tecnica dello S&P500 merita moltissima attenzione.
Mentre l’Italia appena veduta – e identicamente lo EuroStoxx50, solo lievemente più forte – muove ancora nel quadrante A(3)br, lo S&P500, da due settimane a queste parte è fuoriuscito dal suo normal range e l’uscita è avvenuta dal quadrante C(3)br (dunque molto più forte di Europa ed Italia), ma nella sua parte bassa…