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> Markets > State of The FW dell'11 Giugno 2011 (Preview) - Balliamo Sul Mondo, Cadremo Cantando?
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Puntuali, le avvisaglie di maltempo lanciate dalla costa Atlantica orientale (per intenderci quella di Boston, Washington e New York), si sono riversate sulle Borse USA. Non sono poi tanto gli esiti "numerici" settimanali (-2,24% per lo S&P500) in se' e per se' a destare le maggiori preoccupazioni, ma cio' che gli stessi hanno prodotto, vale a dire la violazione di due micro-aree vitali (1.291,70 e 1.275,20), la cui perdita in questa stagione dell'anno potrebbe poi ripercuotersi per tutto il restante 2011 e forse anche oltre. No, no! Non che mi aspetti tracolli stile 2008 per l'indice USA, ma certo le possibilita' di risalita dello stesso S&P500 e oltre i 1.355/56 punti e dunque poi nel quadrante successivo (con limite a 1.435/36) sono ora ridotte al fioco e offuscato barlume di un lumicino. Ecco allora che l'attore o il cantante sulla scena percorre dunque il palcoscenico a ritroso, con meno enfasi saluta gli spettatori e offre loro l'arrivederci per la prossima performance. E' davvero questo cio' che stiamo vivendo? Ben presto lo sapremo con maggior precisione e gia' alla fine della prossima settimana potrebbero arrivare le prime sentenze: • se l'indice USA dovesse "uscire" giovedi' sera da sotto 1.252,90 le probabilita' che quelli segnati tra aprile e maggio (in area 1.375) restino i massimi dell'anno sarebbero alte. • se poi venerdi' sera, dovesse "uscire" anche da sotto 1.225,70 allora le precedenti alte probabilita' diverrebbero quasi "certezze tecniche"... Come dicevo non attendo ancora tracolli stile 2008, ma il pericolo, il grosso pericolo è quello di un lungo e estenuante movimento laterale (ampio) tra i 1.290 e i 1.100 punti (circa), della durata che potrebbe assumere anche orizzonte temporale oltre l’anno, quindi protraendosi circa fino a fine 2012. La possibile equi-proiezione di A in C che delinea un possibile obiettivo ribassista nell’area ombreggiata in basso sul grafico, tra quota 1.236 e 1.217, appunto, per così disegnare un classico expanded flat. Ma questo lo esamineremo meglio, avanti nel tempo e di fronte alla prima azione davvero reattiva del mercato e che vada oltre il mero rimbalzo di un giorno come accaduto giovedi' e unica seduta positiva della settimana per l'indice statunitense. E poi c’è ancora il "barometro della paura" che marca un sereno/variabile, senza che il suo ago si sposti decisamente su "tempesta". Sto naturalmente accennando a quel VIX Index che non vuole saperne di superare quota 20 con decisione, quand'invece nella correzione di marzo era quasi esploso fin quasi a 30, per come può apprezzarsi nel Chart of The Week. Continua qui Pavia, 2011, June the 11th |