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> Leading Articles > 15 Settembre 2012 – Le Mille e Una… Bolla Blu…
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Bollofobia?! Dopo tutto, se Sigmund Freud non avesse cominciato a “speculare” sulla mente umana, la fiorente scuola di “pensatori del pensiero” del primo Novecento non sarebbe neppure venuta alla luce e saremmo ancora qui a stupirci di fronte alla follia e all’insania, concepite pertanto quanto eresia di pensiero, presenza demoniaca o a interrogarci insomma su tanti “perché” inevasi. Forse ne trarremmo anche certo sollievo, ma questo non è dato sapersi… ora che si sa! D’altro canto e probabilmente, neppure il sottoscritto sarebbe così più o meno libero di profferire quest’orda di apparentemente sconclusionate considerazioni che soltanto nella mente di un vero analista tecnico possono trovar giusto e umile ricetto. Tuttavia quanto si sta per sviscerare in questa pagina è un qualcosa di percepito, di udito e non ascoltato, di visto ma non guardato. È un’imperfetta summa del pensiero dunque, quella che giunge a queste stanze, ma un pensare collettivo che dilaga, da “venticello rossiniano”, a “bufera e tempesta”. Se infatti non fosse poi intervenuto Erich Fromm a sovrapporsi proprio allo stesso Freud e ad “allargare” l’origine del malessere, può darsi che nessuno mai avrebbe attribuito colpe al tessuto sociale, a mo’ di attenuante a/per fenomeni quali droga, prostituzione, piccolo ladrocinio etc. E fu dunque proprio Fromm a estendere la fenomenologia singola a una – sicuramente meno identificabile – fenomenologia di massa, instaurando il più ampio concetto di natura umana universale e quindi non soltanto distinguibile, assolutamente “privata” e riconducibile alla sola e semplice infanzia singola. E subito a latere dunque, quella più generalista immagine, in virtù – o vizio – della quale può essere l’intera società a soffrire di patologie psichiche. È ben ovvio che lo scrivente strizzi dunque l’occhio maggiormente a Fromm (per quanto concerne il campo psico-sociologico), anche perché la stessa infanzia, col proprio modo di viverla, non proviene dal mondo esterno che ci capita di vivere? E possono essere le cose più banali a segnarci in quella stessa e persino paradossale Età dell’Innocenza, ma ciò che ci gira intorno sarà sempre lì a incombere nella nostra mente, anzi, spesso il bambino tende a emulare e ripetere le sensazioni che gli provengono da questo mondo esterno. Qui allora occorrerebbe introdurre una successiva rappresentazione mentale, più ampia e al contempo meno circoscrivibile, di contagio psicosomatico. Riducendo tuttavia il nostro campo d’osservazione al solo universo dei mercati, certo potrebbe essere facilmente sostenibile la tesi della influenza collettiva (una società malata può condizionare e portare alla malattia individui che nascono sani), così come facendo con altri settori dell’umano agire che poi coinvolgano la collettività. E oggi, sempre di più. Basterebbe pensare all’utilizzo di un lemma come “interagire”… … Basterebbe osservare il Matteo Renzi, dell’attuale momento politico, che è partito in camper, per la prima campagna elettorale davvero itinerante (e appunto interattiva e persino a modo di quanto in voga negli USA?), per scorgere un Grillo che invece decide di divenire un misto di pentathleta, con un po’ di Forrest Gump, un po’ di Michael Phelps! E noi dunque dovremo iniziare questo viaggio, ugualmente itinerante e indubbiamente più confuso, nella mente umana, con lo stabilire quanto sia vero il famoso aforisma dello stesso Erich Fromm e recitante: «La conoscenza ha inizio con la demolizione delle illusioni». E oggi la borsa è vissuta dai più proprio come illusione: • l’illusione che, leggendo un manuale d’analisi tecnica, si possa padroneggiare ogni trend di questa terra e che una trendline possa sostenere tutto (o il contrario), come, per le spalle di Atlante, il Mondo; • l’illusione che davvero “la storia si ripeta” con ineffabile precisione e quasi ingordigia di autoalimentarsi; • l’illusione che con l’incontrare un analista tecnico (o d’altra specie!), si possano schiudere le porte del successo, prima precluse; • l’illusione che più si legge (la pappa fatta?), più si guadagna; • l’illusione che altri muovano a nostro pro il mercato e dunque, per esempio, che abbattano un titolo perché noi si possa andare a raccogliere i frutti (le ceneri, forse invero!… le varie A2A, Finmeccanica, FON-SAI, etc. non dicono nulla?) di cotanta speculazione; • e, non ultima ma prima, l’illusione che i guadagni si realizzino andando a scovare le bolle (di sapone?… e che allora, in quanto tali, scivolano tra le mani?) sparse nell’universo borsistico, per (con l’illusione di) distruggerle e sconfiggerle a spada tratta e sguainata e non – come invece si faceva da bambini – per gonfiarle con viso estasiato, attraverso quell’asticella con quel foro circolare e grande quanto bastava per buttarvi giusto un po’ di fiato a guance gonfie (esistono ancora? ;-) Le illusioni son da viversi nel paese di Le Mille e Una Notte. Anche più, se volete! Potrete anche perdervi giocando i giochi d’amore, sognandoli, con la principessa Shahrazàd! Ma il paese de Le Mille e Una Notte e Le Mille e Una Bolla non esistono! Quest’ultima illusione (le “mille bolle”!) trova dunque sicuro conforto e autoalimentazione (ancora!) nella pletora di ETF short emessi in tutti questi ultimi anni che hanno in pratica trasformato schiere di investitori (precedentemente poveri e ignari only long!) in speculatori d’assalto, la qual cosa prima era riservata soltanto a “quei pazzi” che si cimentavano sul mercato tramite l’utilizzo di strumenti derivati, sco o mis-conosciuti ai più, sino a un decennio fa. Forse è stato mal compreso il prezioso utilizzo che si può trarre da questi strumenti, quale in primis la copertura del rischio… rischio cambio, rischio cadute prezzi titoli obbligazionari a cedola fissa e rischio – non ultimo – trend correttivi a una tendenza rialzista e dunque possibilità di compiere del sano relative value. No, invece no! Oggi lo ETF short è un dannato strumento anti-bolla, laddove, se qualcuno vi guadagna, è più bravo di quello che trae profitto da un misero, semplice e derelitto ETF long, quasi avendolo in disprezzo e odio. E dunque, in queste ultime settimane, tanti di noi son corsi a riempirsi le tasche di ETF short, per combattere l’ennesima bolla in atto sui mercati! Giusto o sbagliato? Lo dirà il mercato! Ma se questo è un mercato in “bolla speculativa”, io son Babbo Natale, con tutto il male possibile che ne potrebbe conseguire! Ed è ovvio, sul grafico, mi vergogno persino ad apporre il classico by FW, poiché anche un bambino (che spesso è più sincero) o una talpa lo vedrebbe. Dunque, dove pensiamo che possa andare questo mercato?… il Nasdaq100, il quale è soltanto uno dei mille esempi, ma forse il mercato davvero più “in bolla”, volendo andare a scovarne uno. E allora come son messi gli altri non “in bolla”? E non mi importa – come già scrissi in occasione del “primo” Peracchi vs. Prechter del 2009 – se ancora (come allora) il mercato sia “drogato”, se salga su dati palesemente taroccati, su reporting season altrettanto manipolate. Nulla conta alla fine, ma solo il risultato! E mai come ora il risultato è davvero importante e allora non serve la gloria di combattere le Bolle, ma occorre semplicemente salire su una Stella che potrà diventare (poi) una piccola Bolla Blu! Altrettanto ovvio: vi saranno momenti in cui tutto il castello eretto in questi ultimi giorni – che i mercati avevano peraltro iniziato da tempo a scontare – parrà crollare come sabbia (proprio magari già da lunedì, alla riapertura dei mercati), poiché il dubbio è l’altro somatizzare pernicioso che, insieme all’illusione, gioca a confondere e a far passare per nere tutte le maledette e deliziose bolle blu… azzurro cielo e trasparenti come quello… fors’anche certo evanescenti… Insomma, tutto davvero più semplice quando si diceva e anche magari sbagliando (ma con la naturalezza dell’infanzia!): «Ora il mercato è un po’ in ipercomprato!». Pavia, 2012, September the 15th Approfondimenti nelle Aree Riservate allo S&P500 e mercati USA, , dove potrai inoltre seguire l’evoluzione delle prossime giornate del nostro mercato, “minuto per minuto”, così come per altri mercati, quali €/$, DAX e Bund, oltre a numerose idee di trading per il tuo operare sui mercati. Tweet |