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> Leading Articles > 9 Giugno 2012 - Il Ragionamento ''Binario''
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0-1, eppur Vincenti! Lo spunto per le riflessioni di questa settimana mi era stato fornito già sette giorni fa, scorrendo le righe di Padiglione Italia, il nuovo (quasi!) spazio del Corriere della domenica, occupato dall’editoriale del sempre illuminato, eclettico e mai scontato Aldo Grasso. Il pezzo della scorsa domenica riguardava (ovviamente) una vicenda “tutta italiana”, nella quale un computer era stato “ripulito e sbanchettato” di tutto il suo colpevole contenuto, facendo definitivamente naufragare alcune prove. Dati cancellati, dunque prove cancellate! Tutto "computeristicamente correct"!… no? E lo stesso Aldo Grasso concludeva: «Diceva Isaac Asimov che la disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta. Appunto, al contrario degli uomini.». Ebbene: c’è da fidarsi di Isaac Asimov! Il computer ha un’anima sincera. Lui funziona in codice binario: una successione di 0 e 1 infinita e non può scegliere tra altre cose. Ne fuoriesce appunto la sua anima sincera. Il “ragionamento binario”, se ben osserviamo è un po’ estremista – al limite dello Yin-Yang – poiché, tra il bianco e il nero, in mezzo non vi mette, non v’aggiunge, nulla. Ma è anche quello essenziale. Quello che serve per assumere ogni decisione borsisitica. E al di là del bene e del male. E il nostro ragionamento – mai come in questo momento – dev’ergersi necessariamente a binario, Sfogliando le cronache d’ogni giorno, verrebbe soltanto d’assommare una fila (e infinita) di zero! 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 … e così via… Ed è qui allora che dovremo fingere di trovarci davvero su un binario, sul quale talvolta capita di dovere seguire il percorso imposto dagli scambi. Ed è altrettanto così che il nostro percorso diverrà davvero una sequenza alternata di 0 e 1! 0 0 0 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 … e così via… … Proprio come si alternano le vicende borsistiche! A ogni modo, le questioni da risolvere sono due, nel tentare di essere razionali: • La situazione internazionale è sempre “marcia”? • Assodato questo, quanto durerà questo dato di fatto? Essere ribassisti perenni è sin troppo facile, quasi demagogico (queste pagine rifuggiranno sempre la demagogia!) e la speculazione non si accontenterà di guadagnare le briciole, lasciando al noi – al vecchio “parco buoi” – i lauti guadagni. E più la tirerà alla lunga, più vi sarà da mangiare! E allora a noi cogliere i sussulti di questi mercati, i quali non vanno sempre in in’unica direzione. Lasciamo che a decidere sia quel “COMPUTER SINCERO” e non la nostra testa, con le sue – talvolta fallaci e mendaci – convinzioni. E il computer che abbiamo a disposizione è quello grafico, quel risultato magnifico e inconfutabile da ogni preconcetta convinzione che esce fuori dal’analisi tecnica di un grafico. E ora quel “COMPUTER SINCERO” dice long, e allora long sia, contro ogni logica umana, servisse. In effetti, il nostro computer si fa beffe talvolta – anzi spesso – della nostra logica, ma se va in una direzione è perché è nato così, sincero e onesto, appunto! Ed è proprio tutto ciò che ha permesso ha questo sito di fornire in diretta, il venerdì 1° Giugno, alle ore 17.15, l’avvenuta formazione dei minimi di periodo! Tratto da FIB con Fibo del 1° Giugno: Del DAX (di cui appena veduta l’analisi), se non vi si opera direttamente, ce se ne potrebbe pur fregare (l’italiano non è assolutamente il massimo, ma il massimo per esprimere il concetto, sì!). E una chiusura superiore al livello dei • 12.695 punti, mi detterebbe un quasi folle long, per lunedì! Ovviamente, mi sa che si chiuderà molto nei pressi del livello, lasciando comprendere soltanto alle 17.30 la reale chiusura finale di FTSE. Dunque, operativamente resteranno i 10 minuti finali del FIB, quelli che condurranno alla chiusura delle contrattazioni, delle 17.40. E qui allora, se in presenza di una chiusura di FTSE-Mib superiore al livello soprammenzionato (12.692/696, più precisamente!), si potrebbe entrare long, poiché il movimento attuale potrebbe poi dettare i ritmi per un rimbalzo – anche non soltanto intra-day, sino ai: • 12.995 e poi • 13.180 punti. Come potete vedere voi stessi, nell’analisi soprariportata non compare alcun riferimento ai minimi del 2009, che erano stati: • in chiusura: 12.621; • nello intra-day: 12.332. Infatti, come scrivevo nell’articolo di cui appena più sotto in link, le possibilità che un’importante inversione si sviluppi su un precedente minimo (o massimo) sono di pochissimo superiori a che la stessa inversione si manifesti in un punto “apparentemente casuale” (vedere, per esempio, il minimo 2009 dello S&P500). E ora l’Analisi Tecnica ci conferma che per l’Italia è long; se rialzo duraturo, questo sarà più duro da capire, ma come anticipavo nel pezzo di giovedì, uscito in newsletter della Varini Publishing, il mercato italiano è riuscito a confermare, in finale di ottava, il segnale d’inversione, per ora di breve, terminando la settimana con un ampio bullish engulfing pattern che ora dovrebbe trovare facile estensione per la prossima settimana, meno facile per quella a venire dopo e quando forse fatalmente incontrerà il suo livello più critico e terribile: quello tra: • i 14.330 e poi • i 14.505 punti. E fino a lì arriverà! Poi vi sarà la mini-fascia: • 15.386 • 15.453. E per ora si è verificato abbastanza puntualmente quanto questo sito aveva preannunciato la scorsa settimana: • un rimbalzo europeo, guidato soprattutto da quelle borse, precedentemente più penalizzate (in testa è lo ◄ IBEX spagnolo, come mostra la tabella a latere), e con un DAX decisamente poco performante; da notare è anche la performance più “sintetica” di un indice come lo EuroStoxx50; A corollario di quanto sopra, le due piazze area non-€ più importanti, qui presenti in tabella (CH e UK), hanno denotato risultati decisamente più contenuti; • un Bund decisamente più debole e che dunque con quel 146,80 della scorsa settimana potrebbe davvero aver toccato i suoi top di periodo; • all’appello (ma meno importante in questo momento) manca soltanto l’€ che in settimana ha “finto” di sconfiggere lo 1,2530, ma ci riproverà nelle prossime sedute! A margine di tutto ciò, la situazione si dimostra sempre completamente diversa per gli indici USA, nel lungo periodo, molto – ma proprio di tanto – più forti di qualsiasi indice europeo, e che tuttavia e nel breve avevano evidenziato qualche segnale di rallentamento della forza, non fosse altro perché più tardivamente si era sviluppata l’accelerazione ribassista. La stessa ultima, in effetti si era poi concretata in una singola seduta (in long black body), quella del venerdì 1° Giugno, quando lo S&P500 aveva perduto quasi il 2,50%, finendo così sotto i 1.295 punti e (parzialmente) anche ai 1.275, con lo strascico del giorno seguente. In effetti, già alla riapertura di lunedì (dopo la pessima partenza) piazzava un hammer in semi dragon fly doji (con lower shadow appunto sotto 1.275, in pratica un po’ quello accaduto al FTSE-Mib il venerdì appena precedente) e che ora potrebbe produrre esiti in violentissimo counter-trend, i quali stavolta si ribalteranno sull’Europa tutta e fors’anche sul DAX soltanto se… Read More?… Tweet |