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> Book&Interviews > 24 Agosto 2012 - Una Giungla per Amico?

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24 Agosto 2012 - Friendly Jungle?


Abbiamo intercettato nuovamente Valerio Peracchi, a tre mesi dall’ultima intervista; dunque abbiamo cercato di realizzare, insieme al noto analista, un veloce, ma succulento punto globale della situazione attuale di mercato, anche in vista della chiusura d’anno, con target per i principali indici.

Valerio Peracchi è autore del libro L’Analisi Tecnica, edito Hoepli, 2007.
Ha anche elaborato una nuova e personale Teoria che sta presentando, da oltre un anno, su un sito dedicato appunto a questa nuova metodologia: le Fibonacci Waves, molto attive sul nostro FIB (preso di esempio al fine di presentare al pubblico la teoria).



Ben ritrovato, dunque.
Senza troppi convenevoli, come vede questa situazione?
E mi perdonerà di certo la brutalità!


E ci mancherebbe!…
Difficile… La vedo difficile…
Ma non per i mercati, quanto invece per gli analisti; parlando almeno per il sottoscritto!
Tra la vegetazione spessa della giungla, qualcosa di davvero grosso sta spostandosi, ma per ora riesco a percepirne soltanto sfumati contorni.
A giudicare poi da certi movimenti anticipatori parrebbe un animale benevolo e amico, ma occorre prestare ancora molta attenzione alle imboscate e alle pugnalate alle spalle.
E soprattutto, nei prossimi mesi (giorni?), potremmo rivedere la Angela Merkel (ora persin troppo silente) combattere a spada sguainata e pronta a far risuonare il gong della Jungle-Bell, riallacciandoci al titolo della precedente intervista del maggio scorso.


Vuol dire che dovremmo attenderci tempi più tristi, dopo questi rialzi estivi?

Assolutamente no!
Tuttavia, giorno dopo giorno – con oltretutto pochissimi che se ne avvedano e lo segnalino – gli equilibri si spostano e in maniera sensibile.
E seguire “chirurgicamente” tutte le correlazioni intermarket, dalle quali oggi è possibile trarre informazioni addirittura in anticipo, è opera più che da certosini.
Un esempio un po’ per tutto è il comportamento dell’€.
Sembra addirittura che le borse ora comincino a soffrirne il rafforzamento.
La correzione (se correzione per ora può chiamarsi) sui mercati è partita proprio quasi in perfetta concomitanza con l’azione di rafforzamento dell’€, quando “finalmente” ha infranto con decisione lo 1,2320 e dirigendosi di filato a 1,2500 e oltre.
E se ora provasse anche lo 1,2650? La fase lateral-correttiva dei mercati si esaurirebbe qui o cambierebbe ancora qualcosa?
Raramente, per esempio, mi è occorso di vedere tanta tensione su Bund e DAX, allo stesso tempo, e reagire per giunta in modo completamente dicotomico un giorno, rispetto all’altro.
Se tuttavia si osservassero questi due asset su un lunghissimo periodo, ci si renderebbe conto di come sempre più il DAX non riesca a replicare ai massimi del Bund.
Ecco, il giorno che un siffatto equilibrio (in realtà disequilibrio) dovesse rompersi, potremmo vederne davvero delle belle.
Voglio dire, in ogni caso, che in questa fase – e parlando in soldoni – i mercati sono saliti molto e accelerando persino, motivo per il quale una pausa di un mesetto (forse neppure) sarebbe soltanto salutare.


Si sta riferendo in particolare al nostro FTSE-MIB?

Ancora una volta le dirò “Assolutamente no”!
Il nostro indice ha solamente recuperato e neppure interamente il differenziale di performance (gap negativo) che si era creato in luglio tra lo stesso indice e il DAX (il DAX per avere uno “sbilanciato” parametro europeo).
Mi riferivo invece e in particolar modo proprio a questi mercati principali, quali DAX e S&P500 che sono arrivati entrambi in anticipo ai loro appuntamenti:
1.420 per lo S&P500 e
7.150 per il DAX (per il vero, mancandolo di un soffio).
Il primo avrebbe potuto farlo entro il 7 Settembre;
il secondo addirittura entro il 4 di Ottobre (soltanto per le diverse dinamiche nella precedente discesa di primavera).
Ora hanno entrambi spazio correttivo abbastanza limitato: 1.365 punti per l’indice USA (che è sempre sospinto dalla parte di Nasdaq100, compreso in esso, ossia circa 80 titoli) e 6.710 punti per l’indice tedesco, ma per le date indicate (o prima) dovranno nuovamente bussare su quelle porte.

E qui si decideranno le sorti per questo finale di 2012.

Lo S&P500, riuscisse a compiere il suo percorso “netto”, andrebbe allora verso la fascia dei 1.505-1.545 punti, tra metà dicembre e il primo mese del nuovo anno; fenomeni di accelerazione – che ricalcherebbero in parte gli attuali – potrebbero persino creare un’estensione, quasi verso quota 1.600, ma è presto per effettuare proiezioni più attendibili (al momento ho un 1.585…).
Il DAX invece, riuscisse nella stessa impresa (ma con diverso set-up) dell’indice USA, si avvierebbe verso l’area, dapprima, dei 7.620 punti, poi potrebbe tentare l’estensione verso quota 7.900, ma per quest’indice la vedo molto più dura, soprattutto se l’€ dovesse rafforzarsi ancora, proprio come sta facendo in queste ore.


Dunque vi sarebbero buone prospettive anche per l’Italia?

In uno scenario così sarebbero ottime, tenendo conto che questi (il FTSE-Mib) dovrà tassativamente continuare a performare meglio (dell’America non interessa) dello stesso DAX.
Anzi oserei dire che per il bene del nostro indice, sarebbe preferibile che il DAX non raggiungesse i 7.900 punti!
E dunque, se il primo obiettivo d’indice germanico è a 7.620 circa, significa che il margine di salita è nell’ordine quasi esatto (ma casuale) dei 10 punti percentuali, dall’attuale quota di 6.930 circa.
E l’Italia allora sarà “costretta” a fare meglio, a fare di più.
L’obiettivo minimo dunque, considerando appunto un +10% dai livelli attuali (14.900 circa) sarebbe pertanto a 16.400 (su cui vi sono soltanto piccolissimi cluster resistenziali), ma credo che, in un simile scenario, non farebbe fatica ad attestarsi (e finalmente!) sopra quel “maledetto” 17.100/200, dove si arenò – e non casualmente – a marzo di quest’anno.
Anzi – sbilanciandomi – direi che la chiusura d’anno ideale sarebbe quella compresa tra i 17.500 e i 17.800 punti!
Questo per riuscire a vedere qualcosa di buono anche nel 2013…
Perché ciò tutto avvenga, sarà però fondamentale non più abbandonare la fascia 14.200/450 d’importanza più che vitale.


Mi sembra più sicuro, rispetto alle altre volte in cui, poi in effetti, il mercato tradì le attese o sbaglio?

Come le dicevo, studio giorno e notte per comprendere l’indirizzo dei grafici e per una svolta al rialzo ripongo molto affidamento nelle due date, comprese tra il 7 settembre e il 4 ottobre.
Certo fallissimo lì, le cose allora potrebbero andare anche assai diversamente…
Sarò anzi più preciso: fallisse il DAX, sarei ancora più ottimista per gli altri mercati.
Viceversa, smentisse le premesse lo S&P500, soltanto il DAX forse si salverebbe da una bella correzione ed entro il 2013 allora davvero qualcuno dalla porta del signor Euro dovrà pur passare… e potrebbe essere anche un “passaggio” inverso da quello ora immaginato…


Certo che parlare con lei è stimolo per altre mille domande, ma so che il tempo è davvero tiranno!
Ce la fa allora a indicarmi soltanto quatto titoli da cavalcare, sul nostro FTSE-MIB che potrebbero far meglio di altri?


Chissà perché finiamo quasi sempre in tris o in poker?!?!
Scherzi a parte.
Al momento attuale, mi attraggono molto:
Atlantia, soltanto da attendere un attimo sugli 11,10 €, dagli 11,40 odierni;
Buzzi (pienamente riconfermata da maggio), questa da attendere sugli 8,30/20 €, dagli 8,50 attuali;
e potrebbe anche essere ritornato un po’ di momentum su Generali che si è fermata correttamente sugli 11,50 € e ora è acquistabilissima (10,90 circa) per un primissimo target a 12.50 €;
analogo discorso per Bca. Intesa che trova in 1,35 € un obiettivo ravvicinato, dagli attuali 1,20, ma che in caso di superamento proprio dello 1,35 potrebbe riservare grosse sorprese.
E l’attacco lo abbiamo disegnato!
Ora per un centrocampo di “fantasisti e outsider” le indicherei Lottomatica, Pop. Milano (già in “lista della spesa” a maggio!) e FIAT.
E in porta, sicuramente Enel Green Power!
Qui ognuno poi dovrà identificare i livelli d’ingresso e i target confacenti con il proprio profilo di rischio.
E dovrà anche essere un po’ allenatore e vedere se qualcuno perde di forma e bioritmo…
Tra i giovani poi da crescere vedo bene Trevi e Geox (tutte però da seguire nel loro movimento di risalita) oltre a Banca Generali e Astaldi, invece già più “avviate”.
E siamo arrivati davvero a 11/12.
Pronti a iniziare il campionato?

Dunque buon fine vacanze e buon trading a tutti i suoi Lettori!



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Take it easy!